Home » L’ABC per la scelta dei migliori bovini
mucche di varie razze da carne e da latte

Come si riconosce il bovino migliore per inserirlo in una stalla? Scopriamolo!

La necessità di introdurre bovini provenienti dall’esterno, in un contesto produttivo già esistente, è una realtà oramai quotidiana nell’economia degli allevamenti moderni. Questa esigenza si manifesta fondamentalmente per soddisfare tre tipi di esigenze:

  • Incrementare la produttività, sostituendo animali esistenti poco produttivi (o con patologie, difetti morfologici, genetici, qualitativi per esempio) con capi in grado di fornire un valore aggiunto all’allevamento, consumando la stessa quantità di razione somministrata e restituendo di contro una produzione qualitativamente e quantitativamente maggiore (cd. Feed Efficiency)
  • Incrementare numericamente la mandria, a fronte di un ampliamento delle dimensioni aziendali
  • Rimpiazzare gli animali da riforma, qualora non sussista un processo di rimonta interna atta ad ovviare a ciò.

Ovviamente il processo di selezione dei bovini migliori da acquisire non è un passaggio così semplice per una serie di motivi, e potrebbe portare l’azienda a scelte errate con conseguenti gravi danni nel corso degli anni a venire.

L’iter da seguire per la scelta dei migliori bovini da latte e da carne

Trascurando i discorsi in merito alla sanità degli animali da inserire (garantita semplicemente dalle apposite certificazioni), e dando per scontata l’onestà e la correttezza degli intermediari del processo, l’approccio, a nostro parere, deve essere mirato a soddisfare contemporaneamente tre fattori: allevatore, bovini e contesto. Analizziamo di seguito cosa intendiamo con questi 3 elementi che potremmo tranquillamente definire come l’ABC per la scelta del bovino migliore.

  1. L’allevatore deve scegliere gli animali da inserire in base alle sue specifiche esigenze e aspettative, che variano da stalla a stalla. In particolare ci possiamo trovare di fronte ad allevatori che privilegiano:
  • gli aspetti produttivi, qualitativi (contenuto di grasso, proteine, qualità del contenuto proteico) e quantitativi
  • gli aspetti genetici, volti a migliorare (incrementando o correggendo) le caratteristiche morfologiche e funzionali dei bovini
  • le scelte di cross-breeding volte a diminuire l’impatto della consanguineità e i relativi problemi connessi
  • gli aspetti economici dell’investimento
  • il gusto personale dell’allevatore stesso
  1. I bovini di contro hanno le loro qualità intrinseche, determinate ovviamente dal patrimonio genetico, dalle scelte di chi li produce e dalla qualità dell’allevamento (dalla nascita al parto) a cui sottostanno, che determinano in maniera significativa il loro status
  2. Infine la valutazione del contesto da cui provengono i bovini da inserire associato a quello in cui si troveranno a vivere, che dovrebbe influenzare in modo significativo le scelte imprenditoriali. Le stalle sono generalmente diverse per conformazione (a lettiera permanente, a cuccette, con parti di pavimento in grigliato, con parti in gomma ecc), per orientamento produttivo (alimentazione a Unifeed, a fieno lungo, con autoalimentatori, a base cerosa ecc.) e per scelte tecniche (con sala di mungitura, con mungitura robotizzata, con rilevazione degli estri mediante sensori, con ricorso alla sincronizzazione dei calori…). Il bovino, animale abitudinario per definizione, deve essere selezionato in modo che lo stress del passaggio da una tipologia di allevamento all’altro sia minimizzato il più possibile.

Per questi semplici, ma spesso trascurati, motivi, la scelta del bovino “ottimale” deve nascere considerando il complesso degli elementi, cercando di trovare il gruppo di intersezione fra i vari insiemi utili.

Il processo non è semplice perché le variabili in gioco sono, come abbiamo visto, numerose e complesse. Un approccio sistemico, che coinvolga anche i vari intermediari come consulenti informati, è però, a nostro parere, il modo migliore per evitare errori che si ripercuoteranno con effetti esponenziali sul buon andamento aziendale.

Considerare il momento della scelta delle migliori razze bovine da introdurre valutando tutte le variabili in gioco, è una occasione che permette, oltre che ottenere un risultato migliore, di mettere meglio a fuoco le caratteristiche della stalla e della mandria aziendale in un’ottica di miglioramento costante. Noi di Euro Holstein lo sappiamo bene, per queste ragioni cerchiamo di mettere il focus sempre su questi tre aspetti prima di occuparci della compravendita bovina, al fine di aiutare gli allevatori nella scelta dei migliori capi.

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