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Alla scoperta dei bovini da carne Aberdeen Angus

Ormai dovunque si sente parlare delle ineguagliabili caratteristiche della carne dei bovini Aberdeen Angus, animali appartenenti a un’antichissima e nobile razza, originaria delle omonime contee scozzesi, e colonizzatrice di più parti del globo terrestre (Europa, America, Argentina, Australia).

Ma quali sono i motivi che dovrebbero spingere un allevatore a iniziare un allevamento di bovini di questo tipo? Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza dal nostro punto di vista e dall’alto dell’esperienza maturata nel corso degli anni al servizio di questo settore.

Chi non è giovanissimo, e ha un po’ di memoria, si ricorderà che già anni fa le griglierie e le birrerie delle nostre città proponevano carne di Angus come fosse il Sacro Graal della ristorazione. A essere sinceri all’epoca il mercato non era ancora così sviluppato da permettere un approvvigionamento di qualità, e spesso, sfruttando il nome esotico, venivano proposti tagli di carne appartenenti a incroci (con presenza di Angus e altre razze), spesso improvvisati, con risultati non proprio appaganti per le papille gustative degli avventori.

Archiviata questa falsa partenza, dopo un periodo di oblio in cui, per reazione avversa, proporre l’Angus veniva visto quasi come un insulto, il mercato si è organizzato, i consumatori si sono informati, e i veri bovini Aberdeen Angus hanno iniziato a diffondersi in maniera più capillare sul nostro territorio, come nel resto del mondo, tanto da risultare la razza da carne più allevata a livello globale.

Perché la razza bovina Aberdeen Angus è la più allevata al mondo?

  • L’Aberdeen Angus è un animale che predilige il pascolo, senza temere le intemperie. La sua alimentazione ottimale è a base di erba/fieno, con pochi inserimenti di farine (mais su tutte), se non nella fase finale dell’ingrasso. Questa razza ha la tendenza a sviluppare naturalmente una massa grassa (quella che dona la famosa marezzatura alla carne) derivante dalla presenza di una proteina detta miostatina che aumenta naturalmente la percentuale di adipe nella carne. Risulta inutile, se non controproducente, quindi integrare l’alimentazione degli animali con sfarinati che incentivino una produzione di grasso quando ciò avviene già naturalmente
  • L’Aberdeen Angus ha una forte autonomia e una fibra notevole; è naturalmente acorne (polled) ed è di carattere tendenzialmente mite, il che rende la gestione dello stesso poco problematica. La sua autonomia è evidente soprattutto nel parto, che avviene nel 90% dei casi senza interventi esterni. I vitelli nascono di taglia piccola, per poi recuperare velocemente peso grazie alle ottime qualità del latte materno. Sia le femmine che i maschi si adattano bene ad ambienti spesso ostili, anche se in virtù della legge che “dal nulla si crea il nulla”, ci teniamo a sottolineare che, per una buona condotta, si consiglia di tenere sempre a disposizione degli stessi uno spazio coperto ove ripararsi e trovare cibo (fieno asciutto e pulito)
  • L’Aberdeen Angus, allevato in maniera corretta al pascolo, gode di una elevata longevità, garantendo un numero di parti considerevoli, e permettendo quindi di ammortizzare in modo efficiente il costo relativo all’acquisto
  • Per quanto riguarda le caratteristiche della carne, è sufficiente inserire “Aberdeen Angus” in un qualsiasi motore di ricerca e si verrà letteralmente bombardati dalla lista delle proprietà della stessa: dal sapore unico alla morbidezza data dalla marezzatura che si scoglie in cottura, dalla presenza di Omega 3 sino all’assenza di carboidrati.

Capi di bovini Aberdeen Angus: consigli per l’acquisto e l’allevamento

I consigli che ci sentiamo di dare, in quanto importatori e distributori di questa razza bovina, sia convenzionale che biologica, sono:

  • Verificare la rispondenza documentale con quanto dichiarato dal venditore. Dal passaporto dell’animale si evince chiaramente se l’animale è Aberdeen Angus puro (sigla AA), o se è Angus non iscritto al libro genealogico (sigla AX). Nel primo caso ovviamente il bovino avrà il suo certificato genealogico emesso dalla Cattle Society di appartenenza
  • Come già indicato, gli animali prediligono il pascolo, ma risulta opportuno, come per tutti i bovini, dare agli stessi la possibilità di scelta, e approntare quindi un riparo fornito di foraggio asciutto e di buona qualità
  • Gli animali provengono sempre da allevamenti sani da TBC, Brucellosi e LBE, e spesso a queste qualifiche ne sono affiancate altre (IBR, BVD, etc). A nostro parere, nell’abito di una uniformità di profilassi, gli stessi vanno sottoposti alle stesse vaccinazioni alle quali è soggetta la mandria già esistente, o comunque a un protocollo di vaccinazioni che li protegga da patogeni che potrebbero trovare all’arrivo in Italia e che non sono presenti negli allevamenti di provenienza. Allo stesso modo, essendo animali provenienti da pascoli, si consiglia la pratica della sverminatura farmacologica, che protegga anche da eventuali parassiti epidermici (non bisogna mai dimenticare che gli animali, pur adattandosi bene a praticamente tutti i tipi di pascoli, spesso provengono da ambienti più freddi e piovosi rispetto ai nostri)
  • Infine, per quanto animali tendenzialmente di indole tranquilla, vale sempre la regola del rispetto e della prudenza nella movimentazione degli stessi.

Personalmente riteniamo la diffusione di questi animali un’ottima opportunità per gli allevatori italiani, che permette di sfruttare estensioni di terreno altrimenti non redditizie. La base della alimentazione a erba, rende l’ingrasso degli Aberdeen Angus economico e con ottime rese, soprattutto in termini di qualità del prodotto finito, qualità che il mercato italiano sta progressivamente imparando ad apprezzare e riconoscere.

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